I giochi educativi costituiscono soltanto una delle molteplici forme che possono assumere i giochi e hanno come scopo principale quello di offrire al destinatario degli oggetti orientati a favorire lo sviluppo di alcune funzioni e capacità mentali, l’avviamento a certe conoscenze e la possibilità di permettere delle frequenti ripetizioni in rapporto alle capacità intellettuali, attentive e mnemoniche.
Le tipologie variano a seconda della destinazione:
- in relazione alle funzioni e alle conoscenze che esse implicano;
- sulla base delle età dei discenti;
- al fatto che siano destinate a delle occupazioni individuali o collettive;
- in funzione all’applicazione della tecnica d’esecuzione o di correzione.
Aspetti psicologici
Il bambino, nel suo sviluppo, ha la necessità di inserirsi con coetanei e adulti al di fuori del suo cerchio familiare. Questa esperienza può sicuramente aiutarlo nella sua crescita culturale, psicologica e sociale. È necessario però che il bambino sia maturo e pronto, In caso contrario non solo non si otterrà quanto desiderato, ma vi potrà essere il rischio di un blocco del suo sviluppo o addirittura di una regressione a fasi precedenti che aveva già superato, nel mentre si potranno manifestare uno o più sintomi legati alla sua sofferenza psicologica: pianto disperato; somatizzazioni ansiose con vomito, diarrea, cefalea, dolori articolari; insonnia; tristezza; maggiore chiusura verso gli estranei; accentuazione delle sue paure.
Un bambino maturo e pronto per questa importante esperienza lo si riconosce facilmente sia prima dell’inserimento che durante l’ingresso nella scuola dell’infanzia.
Fonte Wikipedia: Gioco educativo – Wikipedia